lunedì 28 febbraio 2011

Francesco Spanò è male informato.

Da La Gazzetta News di Sabato 26 Febbraio 2011, pag, 9, articolo a firma di Maria Grazia Stella, dal titolo “Spanò: la maggioranza deve ancora imparare come si fa politica” occhiello “Intervista a tutto campo con il consigliere municipale del PD”, stralcio: Recentemente “persone del territorio”, che si dichiarano esponenti del PD, hanno avviato una raccolta di firme per far dimettere il presidente Giacomo Vizzani: cosa può dirci? Le iniziative prese per far dimettere il presidente Vizzani […] sono partite da persone che si identificano come iscritti al PD. Chiarendo che noi del partito non li abbiamo autorizzati a compiere una tale iniziativa […]

Precisiamo quanto segue:

1) le “persone del territorio che si identificano come iscritte al PD” sono Manuela Fuso (membro del direttivo del Circolo di Ostia Centro) e Paula de Jesus (membro dell’Ass. Regionale delle Donne del PD iscritta al circolo Nuovo Salario).

2) La raccolta firme è stata concordata con il PD Roma e ha avuto l’avvallo anche del PD Campidoglio.

sabato 26 febbraio 2011

Caro Nicola ti scrivo ...

Caro Zingaretti,

Volevo chiederti se il Vizzani invitato all’incontro-dibattitto dal titolo: "Roma Capitale. Quale modello di democrazia e partecipazione?" (in cui sono stati presentati i risultati del progetto "Modelli di partecipazione a confronto: dall'America Latina all'Italia"), sia proprio lo stesso Vizzani Presidente del XIII Municipio ...

Vizzani Giacomo ? Quello che fa identificare tutti i cittadini che partecipano alle sedute consiliari ?

Vizzani chi ? Quello per cui anche dirigenti del PD stanno raccogliendo migliaia di firme per le sue dimissioni ?

Vizzani, il Presidente che chiama regolarmente la polizia in tenuta anti sommossa appena qualcuno osa solo dissentire ?

Quello che non ha mai presentato un solo progetto urbanistico ai cittadini come previsto per legge ?

Proprio quel Vizzani che il 23 febbraio di un anno fa è entrato con una finta ordinanza di protezione civile abbattendo 38 case all’Idroscalo di Ostia e lasciando marcire i tavoli di concertazione e le persone nei residence ?

Proprio quel Vizzani che ha negato il modello partecipato del Teatro del Lido e fatto denunciare i cittadini e lavoratori che manifestavano sotto il palazzo del Governatorato ?

Vizzani quello dei manifesti del PD XIII che lo accusano di non aver raggiunto alcun risultato in 3 anni, a partire dal decentramento ?

Proprio lui, quel Vizzani che si rifiuta di rispondere ai cittadini sia per iscritto che verbalmente alle loro legittime domande ?

Vizzani, proprio quello che non ha mai istituito la consulta dei Comitati ?

Proprio, proprio lui ?

Impossibile, perché in Provincia ci sono molti esponenti e dirigenti del PD del XIII Municipio che lavorano con te. Deve essere sicuramente un altro Vizzani, anche perché nell’elenco degli interventi è l’unico del PDL. A meno che non sia stato invitato proprio il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, al dibattito "Modelli di partecipazione a confronto: dall'America Latina all'Italia" per rappresentare il modello partecipativo delle dittature di certi paesi del Sud-America.

Con immutata stima

giovedì 24 febbraio 2011

Fuso-De Jesus (PD): nel XIII Municipio finalmente una sola voce sul fallimento di questa amministrazione.

Finalmente il capogruppo del PD XIII Municipio, Andrea Tassone, fa sentire la sua voce dopo un anno e mezzo. Escono persino i manifesti del PD XIII sul fallimento di Vizzani e Alemanno. Era ora che il PD XIII riconoscesse la posizioni politica di molti suo simpatizzanti, militanti e dirigenti come parte essenziale della sua vita democratica che in queste settimane hanno firmato a migliaia per le dimissioni di Vizzani, che ha fallito anche il primo punto del suo programma elettorale, quello del Decentramento. Anche questa mattina, Vizzani, intervenuto all’evento in aula Massimo di Somma “Verso il secondo decreto su Roma Capitale: il ruolo dei Municipi”, organizzato da Piero Cucunato, Presidente Comm. Riforme Istituzionali della Provincia di Roma in quota PDL, ha dichiarato l’ennesima ulteriore versione sul Decentramento, non facendo alcun riferimento alle sue preannunciate dimissioni per il mancato esito positivo di una riforma così importante per il nostro territorio.
E’ una vittoria per tutto il PD, che finalmente si muove unitariamente su temi importanti che riguardano la vita dei cittadini del XIII Municipio.

mercoledì 23 febbraio 2011

Ad un anno di distanza


Questo video l'ho realizzato io, a marzo 2010. Non ho abbassato l'audio delle ruspe perché quello era esattamente il rumore che si è sentito per giorni all'Idroscalo di Ostia. Un pagina nera di questa amministrazione, nel silenzio di troppi ... Un viaggio lungo un anno che ha cambiato anche la mia vita.

Oggi, fiaccolata per non dimenticare ...

23 febbraio 2010: senza un motivo, con un'illegittima ordinanza, spendendo 3 milioni di euro dei contribuenti, il Sindaco di Roma, il sindaco che dovrebbe essere di tutti, entrò all'Idroscalo con i manganelli per un'operazione di falsa 'protezione civile'. 35 inutili demolizioni furono eseguite in nome di questo sgombero selvaggio. 23 febbraio 2011: Alemanno non si è più visto, 35 famiglie ancora abitano nei residence, i residenti dell'Idroscalo si sono organizzati nella Comunità Foce del Tevere.

Non abbiamo ceduto alle pressioni speculative dei soliti sciacalli che da anni cercano di mettere le loro mani su questa terra, dove abitiamo da 50 anni.

Abbiamo vinto noi perché eravamo nel giusto.

Per non dimenticare quello che è successo, in attesa che il TAR si esprima nei prossimi mesi sul nostro ricorso, abbiamo organizzato una fiaccolata che si terrà il 23 febbraio alle ore 20:30 con partenza da Via delle Piroghe fino ad arrivare in Piazza dei Piroscafi, dove sono state abbattute le nostre case.

Il percorso si snoderà dentro l'abitato, in silenzio, accompagnati solo dalle registrazioni audio di quei giorni con le dichiarazioni malvagiamente entusiastiche di Alemanno.

In Piazza dei Piroscafi, riapriremo il Cancello della Vergogna e depositeremo le nostre candele nelle aree dove sorgevano le nostre case.

Sarà il giorno dopo, alla stessa ora in cui invece Alemanno avrà presentato agli Stati Generali all'EUR la riqualificazione dell'Idroscalo, che non ha mai avuto il coraggio di venirci a raccontare.

Una speculazione vera e propria in funzione del vicino porto turistico di Ostia.

Per questo motivo, dopo la ricorrenza del 23, il 27 febbraio sarà invece l'occasione per festeggiare la nostra Comunità avendo finalmente capito che la nostra forza non potrà mai essere incrinata.

Comunità Foce del Tevere

venerdì 18 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): sul Decentramento del XIII Municipio, il presidente Vizzani ancora al palo.

Fino al 24 febbraio, del decentramento speciale per Ostia non vedremo neppure l'ombra. Basta leggere l'ordine dei lavori delle prossime sedute del consiglio comunale. A quella data sarà un mese da quando Vizzani, presidente del XIII Municipio, ha promesso di dimettersi per aver fallito il suo primo obiettivo della campagna elettorale. Noi glielo stiamo ricordando ogni giorno perché, tra i finti 'impegni mantenuti', almeno uno lo dovrà pur rispettare. Intanto la nostra raccolta firme per chiederne le dimissioni prosegue, al ritmo di quasi 300 firme al giorno. Ogni volta che apriamo il nostro tavolino bastano infatti circa 3 ore per esaurire i moduli. Senza contare le adesioni raccolte porta a porta. In totale, ad oggi, sono state raccolte 2.358 firme in 21 ore, suddivise su 7 giorni. Ci chiediamo con che coraggio Vizzani parteciperà in Municipio all'iniziativa del prossimo 24 febbraio, organizzata da Bordoni, sui nuovi scenari che si apriranno per i Municipi all'alba di Roma Capitale. Anche perché, a parte il flop del decentramento, neppure è mai partito il faraonico progetto di riqualificazione del lungomare di Ostia che sarà discusso durante gli Stati Generali del 22 febbraio alle 20:45 ma solo per un quarto d'ora. In questa Caporetto, Vizzani può salvare almeno la dignità come persona. Politicamente e in termini amministrativi, ha fallito su tutti i fronti. Se ne vada a casa.

giovedì 17 febbraio 2011

De Jesus (PD): “Il Lungomare di Ostia barattato con la Metro C”

Dove sono finiti i progetti (e i soldi) per la riqualificazione del lungomare di Ostia ? Da più di un anno Alemanno promette di mostrarli, ma annulla il giorno dopo l'evento annunciato. L'ultimo, quello del 15 febbraio a Cineland (Ostia). Ora il nuovo appuntamento è per gli Stati Generali (22-23 febbraio, Palazzo dei Congressi, all'EUR) dove verrà inaugurata la Mostra dei progetti strategici di Roma Capitale. Tra questi, appunto, il Programma di riqualificazione di Ostia e del Lungomare, un accordo di programma che prevede un milione di mc per 1.103 alloggi con un investimento di 3 miliardi e che porteranno alle vuote casse del Comune 153 milioni di oneri concessori. Si stimano 1.000 addetti fissi ma non si è mai spiegato di cosa si parla e soprattutto con chi si farà questo 'accordo di programma'. Ricordiamo che nel diritto amministrativo italiano un accordo di programma è una convenzione tra enti territoriali (regioni, province o comuni) promossa per realizzare delle opere e che il proponente (in questo caso Alemanno) deve indicare con quali fondi si faranno le opere. La soluzione Alemanno l'ha già trovata. Ci riferiamo alla Metro C, che già nel dicembre 2001 fu inserita dal CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) nel 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche, in base alla "Legge Obiettivo" n. 443/2001.


Sono passati 10 anni ma i lavori vanno a rilento, quasi fermi, perché i soldi non ci sono. Un esempio su tutti. Nella seduta del 22 luglio 2010 il Cipe ha approvato la tratta T3 della metro C (Colosseo/San Giovanni), approvando 282 milioni di costi in più rispetto ai 510 iniziali. Nella stessa data, l'amministratore delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli, ha però invitato i privati facenti parte della compagine di imprese costituenti il Contraente Generale (Astaldi, Vianini Lavori, Ansaldo Trasporti, Cmb, Ccc) a finanziare il 50% della realizzazione della tratta T2 (Colosseo/Clodio, quella che passa per P.zza Venezia e San Pietro), passata da 818 milioni a 1,5 miliardi di euro, di cui il 70% coperto dallo Stato. Come si troveranno questi finanziamenti ? Ottenendo dal Comune di Roma, a favore dei privati, la possibilità di costruire ulteriori parcheggi e strutture commerciali nelle stazioni, ma anche di edificare su aree comunali od espropriate esterne al centro storico. Dove ? Il lungomare di Ostia. Così non solo tornano i conti, ma anche i tempi. La tratta T2 è slittata al 2016 ed il Comune di Roma ha previsto (nel 2010) 6 anni per completare il lungomare. La proposta economica doveva arrivare a Natale ma è stata rinviata a fine febbraio. Ne aspettiamo l'annuncio agli Stati Generali.

I signori amministratori stiano però molto attenti nel formularla anche perché c'è un precedente. La gara della Metro D è stata sospesa dopo l'intervento dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture di luglio 2010, in cui manifestava la perplessità che si finanziassero i lavori in modalità analoga. L'Autorità ha sostenuto che “la valorizzazione immobiliare appare una misura estemporanea con tutte le incertezze del caso”, asserendo che in tale modalità il trasferimento dei rischi è tutto a sfavore della Amministrazione, cioè delle tasche di noi contribuenti. Aspettiamo dunque gli Stati Generali, sperando che non si trasformino (per Alemanno) in uno Stato d'Assedio.

venerdì 11 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): “Salta l’ennesima presentazione 'parata' del programma per la riqualificazione del waterfront. Vizzani abbandonato da tutti”

Un mini-presidente ormai al confino nel Palazzo del Governatorato. Giacomo Vizzani, abbandonato dalla maggioranza capitolina, che fa mancare il numero legale in aula Giulio Cesare ieri, nel terzo tentativo di discutere la delibera sul decentramento, viene abbandonato anche da Alemanno. La presentazione “parata” del programma per la riqualificazione di Ostia e del Lungomare, prevista il 15 febbraio, infatti è stata annullata, come ci comunicano dalla segreteria del Sindaco e dal dipartimento di urbanistica. E’ da maggio 2010 che i cittadini attendono di vedere i progetti-propaganda previsti per la riqualificazione del waterfront che riguardano anche l’Idroscalo di Ostia, ad un anno esatto dall'illegittimo sgombero e demolizione delle abitazioni. Una situazione davvero imbarazzante per il mini-sindaco e per la giunta capitolina, evidentemente capace solo di usare i manganelli.

Attendiamo che Vizzani abbia per lo meno un ultimo gesto di orgoglio e lasci l’incarico per manifesta incapacità a raggiungere un solo obiettivo programmatico.

giovedì 10 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): “A questo punto più che ‘Vizzani dimettiti’ è il caso di dire ‘Vizzani rimettiti’

Un municipio di Roma Capitale allo sbando per colpa di un capriccioso e piagnucoloso presidente Vizzani, eletto per caso ad Aprile 2008. Spavaldo per mesi, nelle ultime settimane minaccia continuamente le sue dimissioni, che puntualmente vengono rimandate a data da destinarsi.
Ha fallito tutto il suo programma elettorale e ormai è in preda ad una crisi di nervi. Questo il preoccupante stato del XIII Municipio dove nulla funziona per l'incapacità e debolezza amministrativa di un uomo che è riuscito a farsi asfaltare la strada di casa sua lasciando i cittadini a schivare le buche, millantando opere mai eseguite, sperperando in 'somma urgenza' i soldi dei contribuenti. Disperato, impreparato, abbandonato dalla sua maggioranza, nemmeno la ciambella del decentramento potrà mantenere a galla Giacomo Vizzani.
In un paese civile non ci sarebbe bisogno di ricordargli di mantenere almeno la promessa di dimettersi. Il 23 febbraio è prossimo: l'Idroscalo grida vendetta.
La raccolta firme prosegue, siamo a quota 814 e le consegneremo ad Alemanno il 15, in occasione della presentazione del waterfront a Cineland.

Manuela Fuso e Paula de Jesus
Dirigenti del PD

Il seguente comunicato è stato inviato dall'indirizzo di posta elettronica del circolo virtuale PD Idroscalo. Stiamo infatti raccogliendo le firme tra gli iscritti, simpatizzanti ed amici per l'apertura di un circolo PD all'Idroscalo di Ostia. Per maggiori informazioni: http://www.facebook.com/profile.php?id=100001561967387&sk=wall#!/home.php?sk=group_190394220978559&id=190530084298306&notif_t=like

martedì 8 febbraio 2011

L'agonia di Vizzani sul Decentramento



Vizzani: “Dalle dichiarazioni di due esponenti del Pd sembra che sia solo merito del Pd. Singolarmente le tredici firme grazie alle quali è stato inserito all'ordine dei lavori dell'assemblea capitolina il decentramento del Municipio XIII sono tutte del Pdl. Sulla carta sono tutti a favore, ma è da più di un anno che aspettiamo questa votazione. Comunque non serve fasciarsi la testa prima di romperla. Avevo chiesto che la delibera venisse discussa e così è stato”. (Fonte: Omniroma, 3 Febbraio 2011)

Non compare nemmeno nell'Ordine dei Lavori di giovedì prossimo, 10 Febbraio.
Comincia a farmi pena ... nemmeno uno scatto di orgoglio riesce ad avere questo povero uomo.

sabato 5 febbraio 2011

La tua firma per cambiare ...

"In poco più di 2 ore abbiamo raccolto ad Ostia, in Piazza Quarto dei Mille, quasi 300 firme per chiedere che Vizzani mantenga la sua promessa di dimettersi per il mancato ottenimento del decentramento speciale di Ostia". Così dichiarano Manuela Fuso e Paula de Jesus, dirigenti del Partito Democratico. "Un'iniziativa che ha trovato al suo fianco non solo partiti dell'opposizione, come l'IDV, ma anche la cittadinanza attiva, come il Comitato Civico 2013. Nel giorno in cui si raccoglievano le firme da parte del PD per mandare a casa Berlusconi e da parte dell'IDV contro la proposta della Legge Tarzia, l'entusiasmo e la partecipazione numerosa dei cittadini ha premiato l'iniziativa. La raccolta di firme proseguirà anche nei prossimi giorni nel XIII Municipio", concludono Fuso e de Jesus.

venerdì 4 febbraio 2011

La Giarabub del parlamentino ostiense in Campidoglio

“Non ci sono alternative: se non otterrò oggi la votazione della delibera sul decentramento speciale per il Municipio mi dimetterò”. Così il minisindaco G. Vizzani, che per la seconda volta in pochi giorni, ieri minacciava le dimissioni sul primo punto del programma elettorale siglato anche dal Sindaco Alemanno, il famoso “Patto per Ostia”. Gli altri punti sono stati disattesi da tempo.

Dopo 14 mesi di agonia sul Decentramento, un evento che fu definito epocale diventa la Giarabub del parlamentino ostiense in una semideserta aula Giulio Cesare.

Ci sono quasi tutti, tra Assessori e Consiglieri, manca, non a caso, tutta la componente di F.I., legata a Davide Bordoni, il rais del XIII Municipio. Seduti nell’area riservata al pubblico, sortiscono l’effetto di sembrare dei poveri questuanti, mentre attendono che qualcuno del PDL in Comune riesca a racimolare 13 firme per mettere “fuori sacco” la delibera sul Decentramento all’ordine dei lavori del Consiglio Comunale. Una scena pietosa perché alla fine l’unica cosa che riescono ad ottenere, dopo ore di attesa, è che Pomarici, Presidente del Consiglio Comunale, porti in valutazione del Consiglio la proposta di includere il decentramento al termine di quanto previsto all'ordine del giorno. Insomma, la valutazione di inserimento è rimandata al 7 febbraio e chissà quando verrà votata. Dopo quasi tre anni di amministrazione fantasma, Vizzani incassa l’ennesimo schiaffo dai “compagni” di partito capitolini (il primo fu quello sulla delocalizzazione del Polo Natatorio di Ostia) sul punto più importante del suo programma, la condizione che lui stesso pose ad Alemanno per la sua candidatura al Municipio XIII.

In aula Giulio Cesare però Alemanno non c’è a difendere il povero Vizzani. E’ impegnato con la Comunità Sant’Egidio. Alle 20 si chiude il Consiglio Comunale e il minisindaco se ne va, insieme a tutta la corte dei miracoli mancati, lasciando l’ultimo atto della tragedia all’Ass. ai LL.PP., Amerigo Olive, che rivolgendosi ad un cittadino dice "Habemus papam". "Scusa, Amerigo, ma non ho capito...". E lui: "Hanno inserito all'ordine dei lavori il decentramento". "Guarda che Pomarici ha appena detto che solo al termine di quanto previsto all'ordine del giorno potrà esser portata alla valutazione del Consiglio la proposta di includere anche il decentramento". "No, no", continua Olive, "una proposta raccolta con 13 firme non deve essere messa alla valutazione dell'aula" ... “Si vede che lo schiaffo deve essere stato così forte che gli ha creato un po’ di amnesia sul regolamento”, conclude il cittadino.

Che Vizzani non abbia mai contato nulla è un dato di fatto, tant’è che Alemanno verrà il 15 febbraio a imporre dall’alto le scelte urbanistiche per Ostia. La Delibera sul Decentramento infatti non serve a dare maggiori poteri a Vizzani, bensì a salvarlo da una pessima gestione del territorio, rimanendo di fatto una marionetta nella mani di questo pessimo Sindaco e sotto scacco a Bordoni. Ma si vede che per ora a salvarlo non ci pensa proprio nessuno. La sua debolezza politica e amministrativa è evidente.
Speriamo che questa volta mantenga almeno una promessa, quella di dimettersi.

Nel frattempo, in occasione della raccolta delle 10 milioni di firme per mandare a casa Berlusconi e Alemanno e contro la proposta della legge Tarzia, Sabato mattina, in P.zza Quarto dei Mille ad Ostia, saranno raccolte da esponenti del PD e dell’IDV anche le firme per le immediate dimissioni di Vizzani.

giovedì 3 febbraio 2011

Fuso-De Jesus (PD): “Sabato raccoglieremo le firme per le dimissioni di Vizzani”

XIII Municipio, 3 Febbraio 2011 - “Non ci sono alternative: se non otterrò oggi la votazione della delibera sul decentramento speciale per il Municipio mi dimetterò”. Così il mini-sindaco G. Vizzani, che per la seconda volta in pochi giorni, minaccia le dimissioni sul primo punto del programma elettorale siglato anche dal Sindaco Alemanno, il famoso “Patto per Ostia”. Gli altri punti sono stati disattesi da tempo.
Dopo 14 mesi di agonia sul Decentramento, un evento che fu definito epocale diventa la Giarabub del parlamentino ostiense, tant’è che Alemanno viene il 15 febbraio a imporre dall’alto le scelte urbanistiche per Ostia. Dunque Vizzani non avrà mai i poteri per decidere il futuro del territorio, ma sarà solo una marionetta nella mani di questo pessimo Sindaco e della sua Giunta.
E’ evidente la debolezza del mini-sindaco sia politica sia amministrativa. Per una volta mantenga almeno una promessa, quella di dimettersi. Per questa ragione, in occasione della raccolta delle 10 milioni di firme per mandare a casa Berlusconi e Alemanno, Sabato mattina, in P.zza Quarto dei Mille ad Ostia, raccoglieremo anche le firme per le immediate dimissioni di Vizzani.

Circolo PD per l'Idroscalo di Ostia

Una bella iniziativa che divulgo volentieri e che ha tutto il mio sostegno!

Questo GRUPPO nasce con l'obiettivo di raccogliere il maggior numero di adesioni tra iscritti e simpatizzanti per la nascita di un circolo PD all'Idroscalo di Ostia. Da diversi giorni infatti si stanno raccogliendo le firme per la richiesta dell'apertura di un circolo PD all'Idroscalo, uno dei territori più complessi e delicati di Roma, con lo scopo di creare un luogo di inclusione vivace, attivo e propositivo non solo sul piano politico, ma anche su quello culturale e tecnico. La richiesta, che ufficialmente è stata consegnata al Segretario PD Roma, Marco Miccoli, ha comunque bisogno del supporto di tutti gli amici, iscritti o simpatizzanti, allo scopo di dare finalmente ufficialità e forma al lavoro che molti iscritti hanno portato avanti in questi mesi all'Idroscalo di Ostia. La nascita di questo circolo consentirebbe di creare le condizioni per una svolta, non soltanto politica, ma anche culturale, nella difficile vicenda dell'Idroscalo. Vogliamo mettere in campo una forza dedicata che si propone di dare a questo territorio in cui risiedono 500 famiglie, finalmente, un punto di riferimento costante, per tornare a pensare il futuro dell'Idroscalo di Ostia. Chiunque volesse dare il suo supporto all'apertura del circolo, iscritti, simpatizzanti o amici, può farlo inviando una mail a: pdidroscalo@libero.it. Nel frattempo utilizzeremo la bacheca del gruppo per informare tutti sulle iniziative dell'ancora (speriamo per poco) circolo PD per L'Idroscalo virtuale. In fondo virtuale lo è solo nell'investitura ;-)

mercoledì 2 febbraio 2011

Ostia: nella zona del porto, Alemanno s’inventa lo sgombero delle palazzine private

Un’ordinanza del sindaco dichiara inagibile tutta una palazzina per ‘eventuale crollo’, ma per gli edifici e l’albergo adiacenti, nessun problema. Anche la strada non viene transennata e la Polizia Municipale si limita a mettere un nastro giallo. Da un anno non succede nulla, ma Alemanno il 15 febbraio verrà a presentare la riqualificazione del lungomare di Ostia che qui prevede alberghi e zona commerciale. Prove tecniche di speculazione ?


Demolire, demolire, demolire, non gli stabilimenti balneari, ma le case, per guadagnarne la cubatura. Questo è l’interesse della giunta Alemanno sul lungomare di Ostia, assecondato dal complice silenzio dell’opposizione. Ora è il turno degli edifici privati, sempre nella zona di Nuova Ostia, quella vicina al porto (di cui si aspetta il raddoppio), quella delle ex-case Armellini. Dopo la brutta storia di Via Fasan di due estati fa, si continua con la palazzina di Lungomare Duca degli Abruzzi, 80. Un imbarazzante nastro giallo della Polizia Municipale di Ostia campeggia sui due cancelli carrabili dell’edificio, senza alcun sigillo, come unica azione condotta dopo l’ordinanza nr.65 del Sindaco di Roma di un anno fa (1 marzo 2010), in cui si disponeva “lo sgombero e l’assistenza alloggiativa dei residenti fino al ripristino dell’agibilità“. Ma se la situazione statica dell’immobile viene ritenuta critica, con il pericolo del verificarsi di eventuali crolli, perchè l’adiacente albergo ARAN Blu, l’adiacente palazzina su Via Avegno e il tratto di strada (marciapiede compreso) delimitante la palazzina non sono stati messi in sicurezza ? Certo è che dopo un anno nessun crollo è avvenuto, neppure cadute di cornicioni. I Vigili del Fuoco nel 2008 avevano dichiarato inagibili solo gli interni 11 e 14, ma questa è la normalità in tutta la zona vista la qualità degli edifici. Oggi però, a vedere la palazzina in questione, sembra di essere a Beirut dopo un bombardamento. In realtà i distacchi della cortina e la vista dei ferri del cemento armato sono la conseguenza dei recenti lavori di ristrutturazione, prima avviati e poi inspiegabilmente interrotti. Nessun cedimento strutturale si vede dalla strada, mentre si dice che addirittura sia stato chiuso il gas a tutta la palazzina in via precauzionale (questo non avvenne neppure in via Fasan!). Cosa succede ? Ci troviamo davanti a un nuovo caso di speculazione ? Sul lungomare di Ostia ogni metro quadrato vale oro tanto che Alemanno verrà il 15 febbraio ad Ostia a presentare il suo modello di riqualificazione, non troppo differente da quello di Veltroni. Porto, alberghi, zona commerciale: questo in realtà si sta cercando di fare, ma nessuno dei cittadini è d’accordo.

XIII Municipio, delibera sul Decentramento: nuova fumata nera

... e anche giovedì nulla di fatto. Vizzani dimettiti !

(OMNIROMA) Roma, 31 GEN - «Il PdL di Roma Capitale si è fatto promotore nella capigruppo odierna di un incontro sulla delibera del decentramento amministrativo del XIII Municipio». È quanto dichiara in una nota Luca Gramazio, capogruppo Pdl dell'assemblea capitolina: «L'incontro si terrà giovedì in Campidoglio e coinvolgerà le forze politiche rappresentate in aula Giulio Cesare e il presidente Giacomo Vizzani, al fine di giungere dopo un fattivo confronto all'approvazione di questo importante provvedimento pilota». AUGURI!

martedì 1 febbraio 2011

Ponte della Scafa: irregolarità nell’aggiudicazione ?


Mancata pubblicazione, assenza di erogazione del finanziamento, consegna dei lavori posticipata, dubbi sulla composizione del raggruppamento di imprese aggiudicatario. Tutto questo per salvare F. Ghera dal rimpasto di Alemanno ?

E' regolare l'aggiudicazione del Ponte della Scafa ? Il Disciplinare di Gara prevedeva che dopo la conclusione della valutazione delle offerte tecniche doveva esser resa nota la data (con avviso presso l’Albo Pretorio) della seduta pubblica per la lettura dei punteggi tecnici e l'apertura delle buste economiche. Questo sembra non esser stato fatto e comunque non è stata resa accessibile l'informazione sul sito informatico del Comune di Roma. Un fatto gravissimo di mancata trasparenza amministrativa. Si è saputo della aggiudicazione solo da Alemanno che, per salvare l'Assessore comunale ai LL.PP., Ghera, dopo il rimpasto della giunta, il 15 gennaio 2011 dichiarava: «L'assessore Fabrizio Ghera resta perché ha fatto bene, come dimostra anche l'ultima assegnazione del bando sul Ponte della Scafa». In realtà la notizia dell'apertura delle buste era stata già data ufficiosamente il 29 dicembre 2010 nell'aula del XIII Municipio, durante la fase partecipativa del progetto per l'ampliamento del Porto di Ostia, anche se Ghera si rifiutò di confermarla ai cittadini presenti (ci sono le registrazioni audio della seduta presso il Dipartimento di Urbanistica). Sempre in quell'occasione, veniva smentito che l'aggiudicazione definitiva del Ponte della Scafa sarebbe avvenuta non prima di aprile 2011. Lo aveva dichiarato 8 giorni prima l’Assessore ai LL.PP. del XIII Municipio, Olive, durante una interrogazione, rispondendo "che la gara del Ponte della Scafa non verrà aggiudicata prima del secondo trimestre 2011". Oggi, viene confermato tutto: le buste sono state aperte sotto Natale e ci vorranno almeno 3 mesi per consegnare i lavori. Ma ci sono anche altri dubbi.

La presunta aggiudicazione (per un importo di 25,5 milioni) è a favore di un raggruppamento di imprese costituito da varie ditte: Consorzio stabile Sinercos, Consorzio stabile Coires, I.A.B. spa. L'appalto è finanziato parte con mutuo, parte con contributo della Regione Lazio, parte con contributo dello Stato, parte con linea di credito, parte con entrate della Bucalossi (Comune di Roma) e parte con avanzo di Amministrazione. Il pagamento è però subordinato alla effettiva erogazione del finanziamento da parte dello Stato, della Regione Lazio e dell’ente mutuante, ma sembra che non ci sia un euro, per adesso. Così come l’aggiudicazione definitiva dell’appalto è subordinata all’intervenuto perfezionamento delle procedure di espropriazione e di occupazione ad urgenza e, con esse, all’intervenuta disponibilità delle aree (come, per esempio, i sondaggi archeologici che ancora devono essere eseguiti).

Poiché ad oggi non c'è traccia ufficiale dell'esito di gara, attenderemo con fiducia che ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dagli artt. 11, comma 10 e 79, comma 5 del D. Lgs. n.163/2006 il provvedimento di aggiudicazione definitiva venga pubblicato all’Albo Pretorio. Prima di questa verifica, parlare dell'inizio dei lavori del Ponte della Scafa è pura immaginazione

Un ponte che doveva finire nel 2013 ma che essendo i tempi di esecuzione stimati in oltre 2 anni, Alemanno non potrà inaugurare sotto il suo mandato. Un ponte che è servito per giustificare opere come il nuovo porto di Fiumicino e il raddoppio di quello di Ostia, ma che ancora non c'è e chissà quando ci sarà.

A. Tassone, capogruppo PD XIII: segnalazione al garante

Lettera a Marco Miccoli, Segretario PD Roma


Questo l’estratto (per la parte che mi riguarda e interessa) dell’intervista andata in onda su Canale 10 il 15 Gennaio e registrata il 10 Gennaio, fatta da Tonino Colloca ad Andrea Tassone, capogruppo del PD XIII Municipio, nel corso della trasmissione "Parliamone a Teatro", uno spazio ideato, gestito e prodotto dallo stesso Colloca.

Tonino Colloca, per chi non lo conoscesse, è Presidente dell’Associazione Anco Marzio, nonché promulgatore del premio alla Poesia a Licio Gelli, premiato il 13 Giugno 2009 al Teatro Manfredi di Ostia, nonché padre di Salvatore Colloca, capogruppo PDL in XIII Municipio e di Ferdy Colloca, detto anche il Guru, disc jockey e pittore di corpi nudi di donne, noto anche alle cronache per aver ricevuto un lavoro a tempo determinato nell’Ufficio di Staff dell’ormai ex-Assessore alla Scuola, alla Famiglia e all’Infanzia del Comune di Roma, Laura Marsilio, esclusivamente sulla base della fiducia in lui riposta (“intuitu personae”).

A parte la noiosissima falsa citazione di Voltaire che Tonino Colloca ci regala tutte le volte che deve intervistare qualcuno dell’opposizione, Tassone esordisce affermando che "i giudizi sull’opposizione sono opinabili". In mezzo ad una serie di false amenità di Colloca sr, che Tassone non smentisce (tra queste il fatto che Alemanno avesse affermato già dal suo insediamento che avrebbe rivoluzionato la Giunta a metà del suo mandato) arriva la domanda del provocatore Colloca: (cito testualmente)

T. Colloca: “Ma io una cosa ti vorrei chiedere, proprio per la stima che ho nel tuo gruppo, io non voglio entrare nel merito perché la pensiamo diversamente e quindi è inutile che ci prendiamo in giro, ma vorrei che mi spiegassi, secondo me non credi che siete stati cavalcati o superati da alcuni gruppi, o meglio alcuni gruppi che stanno tentando di scavalcarvi sia a destra che a sinistra ?”

A. Tassone: “gruppi politici ?”

T. Colloca: “gruppi politici e associazioni pure, ma qualcuno dice pure che fa parte della politica del tuo partito per intenderci, gruppi non politici ma associazioni del territorio tentano di scavalcarvi o vi hanno o provano a scavalcarvi su alcuni argomenti importanti del territorio”

A. Tassone: “Io non sono abituato a dare peso a persone che si arrogano il diritto di fare opposizione e non hanno i requisiti per farlo. E’ riduttivo nei miei confronti e nei confronti di tutti i consiglieri eletti nel PD. Quando dietro a presunte associazioni ci sono sempre i soliti personaggi … “ e prosegue “I motivi per contestare non sono quelli che fanno loro … “

Questa la parte che mi riguarda, ma riguarda anche il Comitato Civico 2013, LabUr, Ass. Culturale Severiana.

La frase “ma qualcuno dice pure che fa parte della politica del tuo partito per intenderci” è ovviamente rivolta a me.

La frase non viene smentita dal capogruppo del PD XIII Municipio, che finge di non sapere che io sono iscritta al PD, che sono dirigente del PD (essendo membro nell’esecutivo dell’Assemblea Regionale delle Donne del PD), che sono un urbanista che svolge la sua attività professionale all’interno di LabUr–Labortorio di Urbanistica.

Ritengo, questo, l’ennesimo reiterato episodio di attacco alla mia persona come iscritta e come dirigente del PD e pertanto sono costretta a segnalare la questione al Garante del PD, rispolverando tutte gli episodi pregressi di cui ho tenuto traccia.

Inoltre, reputo altamente offensiva, falsa e tendenziosa la frase “presunte associazioni”. Ricordo che le parole del capogruppo A. Tassone smetiscono di fatto la linea del PD Romano, così come anche riaffermato dal neo- segretario Marco Miccoli recentemente.

A prescindere dalle provocazioni di infimo ordine dell’intervistatore, il capogruppo cade, forse fintamente e pretestuosamente, nella trappola della vecchia volpe Colloca, mostrando un comportamento poco consono al ruolo che ricopre.

Il capogruppo del PD XIII Municipio, afferma inoltre altre inesattezze, anche relative a se stesso: non ricorda infatti di aver votato astenuto e non a favore del raddoppio del Porto di Roma.

Risponde in modo inopportuno alla domanda sull’Idroscalo mostrando un gesto muscolare che danneggia il partito, dimenticandosi per altro (forse perché è troppo giovane e non ricorda la storia urbanistica del XIII Municipio) che l’ampliamento del Porto non era previsto né 15 anni fa, né 12, ma nel 2010.

Per altro, esprime una posizione politica che non è unitaria, in un momento molto delicato per l’Idroscalo, che non è una questione del raddoppio del Porto, ma riguarda 500 famiglie e non 500 barche.

La mancanza di senso di opportunità, l'evidente poca informazione su troppe questioni relative all’argomento Idroscalo di Ostia, minano gravemente il già difficile lavoro che il PD sta facendo all'Idroscalo e che non lo ha mai visto presente.

Tassone così dichiara alla domanda di Colloca “ Cosa pensi della situazione dell’Idroscalo. Cosa pensa il PD.” “Mi hai fatto una domanda che non mi ha messo in difficoltà. In quel consiglio il PD si è spaccato e due consiglieri, tra cui io, abbiamo votato a favore del raddoppio del Porto. Gran parte del gruppo contro e hanno commesso un grosso errore. Ci siamo mangiati un percorso lungo 15 anni per il capriccio di qualcuno. C’è stata un’ampia discussione, confronto anche duro, dove ognuno si è preso la sua responsabilità e non si poteva sconfessare 12 anni di lavoro”.

  1. Il Capogruppo del PD quindi prosegue nella sua linea che non prevede un confronto con le realtà associative del territorio, contro la linea del PD
  2. Conferma la spaccatura storica all’interno del PD XIII
  3. Vota astenuto (a differenza della maggioranza del PD XIII e non a favore come invece sostiene) sul raddoppio del Porto senza aver mai dialogato con il territorio o con gli esponenti del PD che stanno lavorando da moltissimi mesi sul tema, senza aver discusso con il segretario romano, dimenticandosi che ha votato una delibera alle 16 di un pomeriggio, fornita dalla “presunta associazione” LabUr (di cui io faccio parte) alle 11 del mattino dello stesso giorno in Commissione Urbanistica, dove per altro non era nemmeno presente.
  4. Insiste, come ormai da molto tempo, nel cavalcare una falsità e cioè che io non sia iscritta al PD e che non abbia i requisiti per fare opposizione sul territorio.
Augurandomi che sia l’ultimo episodio increscioso che vede il XIII Municipio ormai balcanizzato, auspico, a prescindere dalla mia segnalazione al Garante relativamente alla mia posizione nel partito, l'intervento da parte del segretario romano Marco Miccoli affinché non solo venga ristabilita la verità, ma anche un clima di collaborazione all'interno del PD nel XIII Municipio, che, per tutti, ha lo stesso obiettivo.